
Medicina e Oncologia
Massimo Lopez
Medicina e Oncologia
Storia illustrata
Una storia della medicina e dell’oncologia dalle origini ai giorni nostri – come immaginata in questo progetto – non è stata mai tentata in precedenza.
L’intera opera non si limita a raccontare i fatti ma il significato dei fatti, ponendo la medicina e l’oncologia nell’ampio contesto della storia generale e delle discipline umanistiche, per dare preziose indicazioni sul ruolo importane svolto dalle scienze mediche nel progresso dell’umanità.
Pregevoli storie della medicina, sebbene datate, sono rinvenibili nella letteratura medica, mentre sono assenti libri di storia globale dell’oncologia e in particolare quelli ideati per dare una veduta esaustiva dell’integrazione tra le due discipline.
L’opera non si limita a narrare la storia del cancro da un punto di vista medico, ma è anche l’interpretazione ragionata della malattia, inserita nella cultura e nelle idee scientifiche proprie del periodo storico considerato.
Poiché è stata scritta non solo per medici e oncologi, ma anche per il pubblico generale, si è cercato di usare un linguaggio accessibile ai non specialisti e, per consentire al lettore di seguire il filo della concatenazione concettuale, aspetti più tecnici o più dettagliati sono stati descritti a parte, in apposite schede.
Si è anche provveduto a rendere più snella la lettura, riferendo qualche aneddoto o intrecciando la narrazione con figure esplicative o con immagini di arti visive o vignette.
Alcuni argomenti, tuttavia, per la loro stessa natura sono rimasti alquanto tecnici, ma questo non è di ostacolo al lettore, che può ugualmente percepire l’evoluzione generale dei concetti e, all’occorrenza, disporre di un glossario dei termini meno comuni.
L’opera, in italiano e in inglese, è composta di undici volumi, pubblicati sia in versione cartacea che elettronica. Finora sono disponibili i primi quattro; il quinto è in pubblicazione e gli altri appariranno con cadenza più o meno trimestrale.
Ogni volume sarà costantemente aggiornato in rapporto alle nuove acquisizioni delle ricerche.

IMMUNO ONCOLOGIA MASTER DI II LIVELLO 2019-2020
Master Immuno oncologia – Master di II livello
Il master si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato a fornire al medico (oncologo, anatomo patologo, patologo clinico in formazione) la conoscenza della biologia, le dinamiche della progressione tumorale e i trattamenti innovativi delle principali neoplasie solide ed ematologiche alla luce delle evidenze scientifiche più recenti.
In particolare verranno forniti i principi e gli aggiornamenti nel campo dell’immunologia dei tumori che permetteranno al discente di comprendere e applicare con competenza le nuove possibilità terapeutiche offerte dall’immunologia applicata all’oncologia.
Il master in immuno oncologia rappresenta una sede di approfondimento e discussione dei principali argomenti che riguardano i recenti traguardi dell’immunologia dei tumori anche al fine di stimolare la partecipazione a studi clinici cooperativi e l’ideazione di nuovi schemi terapeutici combinati che sono la sfida dell’oncologo per i prossimi anni.
Il master si propone infatti di stimolare la formazione di una nuova figura di operatore sanitario nel campo dell’oncologia (dal medico specialista al ricercatore) capace di comprendere e fornire la terapia giusta al singolo paziente (precision medicine) con particolare riferimento ai nuovi farmaci immunologici che hanno come bersaglio il sistema immunitario.
Il corso di master è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della immunologia dei tumori applicata alla terapia.

CASI DIFFICILI IN IMMUNO-ONCOLOGIA 2.0
L’immunoterapia sta modificando sostanzialmente la sopravvivenza dei nostri Pazienti e gli algoritmi di trattamento, trasversalmente, su tutte le patologie.
Le conoscenze di immunoterapia e i recenti risultati delle sperimentazioni cliniche devono inserirsi nella nostra pratica clinica in modo critico e consapevole.
L’evento “Casi difficili in immuno-oncologia” vuole rappresentare un momento di confronto diretto tra key opinion leader e oncologi più giovani.
Gli oncologi più giovani presenteranno casi clinici complicati e forniranno spunti di riflessione e approfondimento a cui dovranno rispondere i key opinion leader.

Rome Trial: from histology to target
Rome Trial: from histology to target – La strada per personalizzare la terapia target e l’immunoterapia
Obiettivo: l’obiettivo principale dello studio è valutare l’efficacia di un trattamento guidato dalle alterazioni genomiche verso un trattamento convenzionale scelto dal medico curante, combinando tutte le informazioni disponibili per guidare la scelta della terapia sulla base del profilo genomico.
Studio randomizzato, prospettico, multicentrico, Proof of Concept, di fase II.
La medicina personalizzata è stata ampiamente descritta come un’innovazione sorprendente, in grado di riformare l’approccio convenzionale alla gestione della malattia oncologica, sostituendo lo schema di medicina adatto a tutti con un intervento medico su misura per il singolo paziente. I vantaggi della medicina personalizzata sono molteplici: monitoraggio del rischio di malattia e prevenzione più efficace, intervento precoce, selezione della terapia ottimale per ogni paziente, riduzione della prescrizione per prove ed errori e riduzione delle reazioni avverse al farmaco, esclusione di farmaci non necessari, monitoraggio del trattamento e della progressione/remissione della malattia e aumentata aderenza del paziente nei confronti della terapia stessa.
Nonostante le aspettative, diverse problematiche irrisolte, da argomenti tecnici e scientifici a etici, legali ed economici stanno rallentando la traduzione dei principi della medicina personalizzata nella pratica medica. Inoltre, anche l’ampio utilizzo di strategie personalizzate deve confrontarsi con regole particolari, con la politica e con il sistema di rimborso delle spese in ciascun Paese.
Il beneficio della medicina personalizzata nella pratica clinica di routine è emerso inizialmente in oncologia.
Il potere di una medicina di precisione nel campo della terapia antitumorale risiede nella possibilità di caratterizzare il profilo genomico sia della patologia che del paziente. Queste informazioni consentono la stratificazione dei pazienti in responsivi e non-responsivi a specifici trattamenti, migliorando l’efficacia e riducendo i costi. Nella pratica clinica, l’utilizzo della terapia target guidata dalla valutazione delle mutazioni ha modificato radicalmente la sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinoma della mammella, del polmone, da melanoma, adenocarcinoma colon-rettali oltre che in altre neoplasie.
Inoltre l’immunoterapia ha recentemente rivoluzionato il trattamento delle neoplasie solide, ridefinendo il concetto di lungo-sopravvivenza.
Il Rome Trial si inserisce in questo scenario innovativo in modo unico per molteplici ragioni. Lo studio, che includerà oltre 1.200 Pazienti indipendentemente dalla sede di origine del tumore, rappresenta un’opportunità unica per valutare il profilo mutazionale dei pazienti non solo su tessuto mediante FondationOne CDx, ma anche su sangue mediante FoundationOne Liquid Cdx.
La profilazione degli oltre 1.200 pazienti comprenderà inoltre la valutazione dell’espressione genica attraverso l’utilizzo della piattaforma Nanostring e lo studio delle variazioni nell’assetto immunologico dei pazienti prima e durante il trattamento. L’ enorme mole di dati clinici, genomici e immunologici raccolti nel Rome Trial mediante la piattaforma Nanostring verrà elaborata utilizzando metodiche innovative di “network medicine” e intelligenza artificiale grazie alla collaborazione con il Dipartimento di ingegneria informatica, automatica e gestionale dell’Università La Sapienza di Roma.
Il Rome Trial offrirà ai pazienti che presenteranno un’alterazione genomica trattabile con specifica terapia biologica la possibilità di accedere anche a terapie mirate ancora non disponibili in commercio.
Inoltre, permetterà, attraverso lo studio del carico mutazionale (tumor mutational burden, TMB) e dello stato dei microsatelliti, di trattare con immunoterapia i pazienti con predisposizione alla risposta sia a breve che a lungo termine.
Il Rome Trial è uno studio che coinvolge le principali istituzioni oncologiche in Italia.
In considerazione della complessità degli scenari che possono derivare da una così estesa profilazione genomica del paziente, è stato costituito all’interno dello studio un Molecular Tumor Board (MTB), composto da esperti nel campo dell’oncologia, biostatistica, biologia molecolare, immunologia, anatomia patologica e genetica. La decisione terapeutica per ogni singolo paziente passerà attraverso il MTB, permettendo di raggiungere il massimo livello di personalizzazione della terapia conciliando le caratteristiche del paziente e della neoplasia.
La discussione dei casi e la raccolta dei dati verranno effettuate con le più innovative piattaforme digitali in cui i dati clinici dei pazienti saranno disponibili in modalità interattiva ed in forma anonima.
Considerate le attese dei Pazienti e dei loro familiari, è stato deciso di offrire anche ai Pazienti che entreranno nel braccio di controllo la possibilità di una terapia basata sul loro profilo molecolare – in seconda linea.
Infine, il Rome Trial rappresenta un esempio unico di collaborazione tra Strutture Universitarie, Ospedaliere, Istituzioni, Fondazioni e Aziende, farmaceutiche che hanno contribuito unitariamente alla realizzazione di questo progetto.
Interviste
Partecipazione del prof. P. Marchetti – Tg5 Salute – 16/12/2020
Intervista al prof. Paolo Marchetti – TV8 Ognimattina – 01/12/2020
Prof. Marchetti: RAI 1 Buongiorno benessere – 21/11/2020
Prof. Marchetti: RAI TG2 Medicina 33 – 11/11/2020
Tumori, Marchetti: “Con ‘Rome Trial’ terapie cucite addosso ai pazienti”, DIRE.it – 19/11/2020
Bambini prematuri; Rome Trial, intervista su Radio24 – 17/11/2020
Rome Trial – conferenza stampa
Intervista al prof. Paolo Marchetti su Medicina e Informazione web TV – 27/10/2020
Intervista al prof. Paolo Marchetti sul Rome Trial su Isoradio – 16/10/2020 ore 22:36
Rassegna stampa
Tumori, a Roma maxi studio per cure su misura – Il Tempo.it, 17/11/2020
Cura dei tumori, parte studio rivoluzionario – Il Tirreno (Pisa), 28/10/2020
Rome Trial, dall’istologia al bersaglio molecolare – MilanoFinanza, 16/10/2020
Rome Trial: approccio interdisciplinare e innovazione tecnologica – oncoinfo, 16/10/2020
Tumori: a Roma maxi-studio per cure ‘su misura’, arruolato secondo paziente – Il Dubbio, 15/10/2020
Tumori: a Roma maxi-studio per cure ‘su misura’, arruolato secondo paziente – La Sicilia, 14/10/2020
Oncologia di precisione, la rivoluzione parte dall’Italia – La Repubblica, 14/10/2020
Oncologia di precisione, la rivoluzione parte dall’Italia – La Repubblica Salute, 14/10/2020
Tumori: a Roma maxi-studio per cure ‘su misura’, arruolato secondo paziente – Veneto Vox, 14/10/2020
Tumori: a Roma maxi-studio per cure ‘su misura’, arruolato secondo paziente – Il Sannio, 14/10/2020
Rome Trial: dal prelievo di sangue al bersaglio molecolare – Scienza online, 12/10/2020
Dall’istologia al bersaglio molecolare – Fidest, 12/10/2020
Tumori, al via studio italiano su medicina di precisione – AGI, 12/10/2020
Rome Trial dall’istologia al bersaglio molecolare – AgenParl, 08/10/2020

YO-IO: Young Oncologists in immunoncology
L’immunoterapia ha modificato radicalmente il trattamento e la prognosi dei pazienti affetti da neoplasie solide, indipendentemente dall’istologia.
Tuttavia la percentuale di pazienti che non presenta un beneficio a lungo termine rimane considerevole nel complesso scenario delle molteplici strategie possibili, la selezione del giusto paziente per il giusto farmaco rimane una questione aperta anche nel campo dell’immuno-oncologia.
Inoltre, con le nuove combinazioni che vedono l’utilizzo dell’immunoterapia in associazione con altre strategie terapeutiche, un altro tema cruciale emergente è rappresentato dalla scelta della terapia di seconda linea in questo nuovo scenario.
Infine, l’utilizzo di farmaci che modulano il sistema immunitario ha messo di fronte all’oncologo
medico nuovi profili di tossicità e risposta, costringendolo ad un confronto e ad una collaborazione
costante con le altre figure specialistiche.
Il team multidisciplinare ha dimostrato di ottimizzare gli outcomes in tutte le neoplasie e i contesti
terapeutici, dallo screening alle cure in fase terminale di malattia.
Il gruppo YO-IO nasce dall’esigenza di creare una rete di giovani oncologi e giovani non-oncologi
dedicati all’immuno-oncologia, con l’obiettivo di migliorare la pratica clinica attraverso un costante aggiornamento e la ricerca.
Il congresso YO-IO rappresenta il punto di partenza per una nuova collaborazione tra key opinion leaders e young oncologist, che si sviluppa partendo dallo stato dell’arte verso le nuove prospettive, passando per gli aspetti trasversali alle singole patologie, al fine di definire insieme nuovi indirizzi diagnostico-terapeutici integrati.

WORKSHOP
I TEST GENOMICI NEL CARCINOMA MAMMARIO ADIUVANTE VERSO IL SUPERAMENTO DELLE DISPARITÀ REGIONALI
Responsabili Scientifici: Francesco Cognetti – Paolo Marchetti
Oratorio S. Caterina – Via Monserrato, 111
Roma – 14 ottobre 2020
L’evento sarà multisponsor e verrà svolto, in base alla situazione sanitaria legata alla pandemia Covid 19, in presenza o in via telematica.
Il carcinoma della mammella è il più frequente tumore maligno diagnosticato nelle donne e rimane la prima causa di morte per cancro in tutte le fasce di età. Nel 2019, in Italia, sono stimati circa 53.000 nuovi casi.
Lo screening precoce e il miglioramento dei trattamenti hanno permesso una costante riduzione della mortalità. Inoltre, l’utilizzo combinato di moderni schemi chemioterapici, della terapia endocrina e l’impiego di farmaci a bersaglio molecolare hanno contribuito significativamente a ridurre il rischio di ripresa di malattia nelle pazienti con carcinoma della mammella.
Tuttavia, una parte delle pazienti potrebbe ricevere un trattamento chemioterapico non necessario, esponendosi ad importanti tossicità a breve e lungo termine in assenza di un chiaro beneficio.
I test genomici hanno modificato questo panorama del trattamento adiuvante del carcinoma della mammella.
Effettuati sul tumore asportato chirurgicamente, tali test permettono di valutare l’espressione di specifici geni che regolano la crescita, l’invasività e la capacità di metastatizzazione del tumore, aggiungendo informazioni non altrimenti rilevabili con le metodiche immunoistochimiche di routine.
Pertanto, l’analisi genomica permette non solo di avere informazioni aggiuntive sulla prognosi della paziente (valore prognostico), ma anche di distinguere pazienti che possono trarre un effettivo beneficio dalla chemioterapia adiuvante (valore predittivo).
Oncotype DX, un test che analizza l’espressione di 21 geni, è in grado di predire in maniera accurata l’eventuale presenza o assenza di beneficio dalla chemioterapia nei 10 anni successivi alla chirurgia.
Nello studio TAILORX, le pazienti con rischio intermedio (Risk Score RS fra 11 e 25) all ’Oncotype DX, non traevano beneficio dall’aggiunta di chemioterapia alla sola terapia endocrina.
Alcuni studi realizzati in Italia ed in Europa, hanno dimostrato come l’utilizzo di Oncotype DX permetta di ridurre il numero di pazienti trattate con chemioterapia adiuvante rispetto alla sola decisione clinica dell’oncologo.
Per questo il test è stato inserito nelle linee guida internazioni e nazionali, ed è attualmente rimborsato in molti paesi europei. Tuttavia, in Italia, i test genomici sono ancora poco utilizzati, soprattutto per il loro mancato inserimento nei LEA (Liveli Essenziali di Assistenza) al livello nazionale.
Alcune Regioni, come la Lombardia, hanno inserito il test Oncotype DX nel Nomenclatore Tariffario Regionale, garantendone l ’accesso e la rimborsabilità per le pazienti idonee residenti nel territorio lombardo. Alcuni ospedali sul territorio nazionale, invece, forniscono gratuitamente il test alle pazienti candidabili facendosi carico dei costi.
Solo attraverso il superamento di queste disparità regionali all’interno dello stesso Sistema Sanitario Nazionale si potrà garantire alle pazienti affette da carcinoma della mammella l’accesso al miglior trattamento possibile, evitando di esporle a terapie non efficaci.

3° WORKSHOP: NEOPLASIE RENALI 3.0
Lo scenario terapeutico delle neoplasie renali ha subito in questi ultimi anni un incredibile arricchimento, che va dalle terapie a bersaglio molecolare più studiate (anti-VEGF, anti-mTOR), a quelle di più recente introduzione (anti-MET, anti RET, anti-FGFR) fino alla immunoterapia (anti-PD- 1, anti-PD-L1, antiCTLA-4).
Quest’ultima si è dapprima attestata come possibile scelta terapeutica di seconda linea nei pazienti progrediti ad anti-VEGF-TKI ed ora promettente opzione terapeutica anche nelle fasi iniziali della malattia.
Infatti, i risultati dei più recenti trials clinici su la combinazione immunoterapica di anti-PD-1 e anti CTLA4 nonché tra farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapia, mostrano un ulteriore miglioramento della prognosi dei pazienti affetti da neoplasia renale avanzata, in particolari nei pazienti con un rischio intermedio-sfavorevole secondo le classificazioni di Heng e Motzer.
Nonostante ciò, il ruolo delle terapie a bersaglio molecolare rimane di fondamentale importanza, in particolare in quei Pazienti che per caratteristiche clinico patologiche, localizzazioni di malattia e comorbidità, potrebbero avere maggiore beneficio dall’utilizzo di un inibitore tirosinkinasico (TKI) in monoterapia.
La possibilità di utilizzare nel migliore dei modi nuovi farmaci, nuove associazioni e nuove sequenze terapeutiche richiede una conoscenza non solo dei dati derivanti dalle grandi sperimentazioni cliniche, ma anche della biologia di base, dei complessi pathway molecolari coinvolti, dell’immunologia dei tumori e delle problematiche metodologiche legate ai nuovi criteri di risposta ed ai nuovi end points.
In questo complesso scenario si inserisce questo 3°workshop, con l’obiettivo di fornire un approccio pratico alla gestione delle neoplasie renali, a partire dalla analisi di letteratura fatta nel workshop precedente, fornendo spunti di riflessione utili a superare snodi decisionali alla base della scelta terapeutica, in base alle attuali categorie di rischio.
Inoltre, facendo riferimento ai più recenti dati di letteratura, si cercherà di comprendere meglio quali sono le strategie di combinazione più innovative e se è possibile iniziare a parlare di nuovi biomarcatori, o nuove classi di rischio.
In tal senso, il corso si propone di coinvolgere i diversi partecipanti nella stesura di un “consensus conference paper” che riassuma i temi trattati durante il corso e fornisca gli strumenti per ideare possibili futuri scenari terapeutici.

LE NUOVE FRONTIERE DEI TUMORI TESTA COLLO
LE NUOVE FRONTIERE DEI TUMORI TESTA COLLO
Presidente: Prof. Paolo Marchetti
7 ottobre 2020 – Roma
Razionale
I tumori del distretto testa-collo rappresentano ancora oggi uno dei tumori a peggiore prognosi.
Il team multidisciplinare è una componente essenziale per la gestione di questi tumori e sono necessari centri ad alto volume con competenze chirurgiche, di anatomia patologica, radiologiche, radioterapiche e oncologiche dedicate e di alta qualità per definire il trattamento più appropriato per ciascun paziente. Inoltre, nella pratica clinica, la coesistenza di diversi fattori negativi, come abuso di alcol e fumo, rende i pazienti affetti da neoplasia della testa e del collo particolarmente fragili e difficili da gestire.
Per questa neoplasia è quindi estremamente urgente lo sforzo della ricerca al fine di individuare nuovi approcci chirurgici, di radioterapia, molecolari e di immunoterapia.
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Breast Talent
25 settembre 2020 – Roma
Responsabile Scientifico Paolo Marchetti
Negli ultimi anni lo scenario terapeutico della neoplasia mammaria metastatica si è arricchito di molteplici possibilità terapeutiche.
La scelta del giusto trattamento, nel giusto momento per la giusta paziente diventa ad oggi cruciale al fine di garantire la migliore strategia terapeutica che combini insieme aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità della vita.
L’obiettivo del corso è discutere insieme i principali scenari clinici nell’ambito della neoplasia mammaria ormonoresponsiva e triplo negativa dalla prima linea alle linee successive.
Il caso clinico verrà messo a disposizione del relatore che lo presenterà solo 10 minuti prima della presentazione.
I casi clinici saranno articolati con diversi snodi decisionali che il relatore conoscerà solo in sede di presentazione.
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Bando – PROFILO MEDICO
AVVISO: BANDO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI N. 1 CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO PER PROFILO MEDICO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA CON INDIRIZZO “NETWORK MEDICINE APPLICATA ALLA MEDICINA PERSONALIZZATA IN ONCOLOGIA”
FMP dispone un bando a partecipazione pubblica per l’assegnazione di n°1 contratto di collaborazione di profilo medico per lo svolgimento di attività relative alla ricerca nel settore della “Network Medicine applicata alla Medicina Personalizzata in Oncologia”
SI DISPONE:
Art. 1: Progetto di ricerca
E’ indetta una procedura selettiva pubblica, per titoli e colloquio per l’attribuzione di n. 1 contratto per lo svolgimento di attività di ricerca della durata di 1 anno per il seguente settore scientifico: “Network Medicine applicata alla Medicina di Precisione in Oncologia” presso la sede di FMP, sede viale regina margherita n°302, con la presentazione diretta da parte dei candidati dei progetti di ricerca, corredati dai titoli e dalle pubblicazioni.
Art. 2: Durata, rinnovo, ed importo dell’assegno
Il contratto di collaborazione di cui all’art. 1 avrà durata di 1 anno e potrà essere rinnovato secondo quanto necessario in base alle disposizioni successive di FMP. L’importo lordo annuo è stabilito in € 25.000,00 (venticinquemila/00) al lordo degli oneri a carico del beneficiario. FMP garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’attribuzione degli incarichi in questione e la tutela della riservatezza del trattamento dei dati personali, secondo le disposizioni vigenti.
Art. 3: Requisiti generali di ammissione
Possono partecipare alla selezione coloro che siano in possesso di laurea magistrale in medicina e chirurgia e di curriculum scientifico-professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca. Il dottorato di ricerca in corso o completato o titolo equivalente conseguito all’estero ovvero, per i settori interessati, una documentata esperienza di ricerca di durata almeno triennale nell’ambito della tematica di cui all’art. 1 corredata di una adeguata produzione scientifica ed il possesso del titolo di specialista in “Oncologia Medica” costituiscono comunque titolo preferenziale. I titoli di studio conseguiti all’estero che non siano già stati dichiarati equipollenti, ai sensi della legislazione vigente, verranno valutati unicamente ai fini della selezione, dalla commissione giudicatrice; a tal fine dovranno essere tradotti, legalizzati e muniti della dichiarazione di valore a cura delle competenti rappresentanze diplomatiche italiane all’estero, ed allegati alla domanda, anche in fotocopia. I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione alla presente selezione.
Art. 4: Domanda e termine di presentazione
La domanda di partecipazione alla selezione, redatta in carta semplice, unitamente al titolo e alla descrizione del progetto proposto e al curriculum vita, deve essere inviata, entro dieci giorni a far data dal giorno successivo alla pubblicazione, mediante una delle seguenti modalità:
– per via telematica: inviando una mail all’indirizzo coordinamento.fmp@gmil.com con la richiesta di partecipazione al bando in oggetto e allegati richiesti in formato pdf.
Qualora il termine cada in giorno festivo, la scadenza slitta al primo giorno feriale utile. Nella domanda di partecipazione i candidati devono indicare un indirizzo di posta elettronica personale al quale inviare ogni comunicazione, ivi comprese le comunicazioni per l’eventuale colloquio. Ogni eventuale variazione deve essere tempestivamente comunicata a FMP al seguente indirizzo: coordinamento.fmp@gmil.com. FMP non assume alcuna responsabilità in caso d’irreperibilità del destinatario e per dispersione di comunicazioni dipendente da mancata, tardiva o inesatta comunicazione da parte del candidato dell’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda.
Nella domanda i concorrenti dovranno dichiarare, sotto la propria responsabilità, pena l’esclusione dalla procedura selettiva:
– cognome e nome;
– data e luogo di nascita;
– residenza;
– laurea posseduta con l’indicazione della votazione riportata, nonché la data e l’Università presso la quale è stata conseguita;
– equipollenza dei titoli, qualora conseguiti all’estero/Dichiarazione di valore dei titoli di studio conseguiti all’estero che non siano già stati dichiarati equipollenti;
– di possedere il curriculum scientifico-professionale idoneo allo svolgimento dell’attività di ricerca;
– di svolgere la seguente attività lavorativa ………………………… (specificare la tipologia di rapporto) presso …………………………… (specificare il datore di lavoro, se ente pubblico o privato);
– l’indirizzo di posta elettronica personale, al quale si desidera che siano trasmesse le comunicazioni relative alla presente procedura selettiva.
I candidati portatori di handicap, ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta, in relazione al proprio handicap, riguardo l’ausilio necessario per poter sostenere il colloquio.
Alla domanda dovranno essere allegati:
– il titolo e la descrizione del progetto di ricerca proposto, corredati dai titoli e dalle pubblicazioni;
– la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità ed i titoli previsti dal seguente art. 5.
Art. 5: Titoli e curriculum professionale
Alla domanda devono essere allegati i sottoelencati titoli in formato pdf:
1. dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 del diploma di laurea in Ingegneria Biomedica dell’Università che lo ha rilasciato e dell’anno di conseguimento;
2. dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 dell’eventuale titolo di dottore di ricerca o titolo equivalente anche conseguito all’estero oppure documentazione relativa al dottorato di ricerca attualmente in corso;
3. copia dei titoli che si ritengono utili ai fini del concorso (attestati di frequenza di corsi di perfezionamento post-laurea conseguiti in Italia o all’Estero, soggiorni di studio all’estero, borse di studio o incarichi di ricerca sia in Italia che all’Estero, tesi di laurea o di dottorato, ecc.);
4. curriculum della propria attività scientifica e professionale corredato di eventuali pubblicazioni scientifiche;
5. copia di un documento di identità in corso di validità.
I titoli redatti in lingua straniera devono essere corredati dalla traduzione in lingua italiana che deve essere certificata conforme al testo dalle competenti autorità. Non è richiesta la traduzione delle pubblicazioni e dei titoli redatti in lingua inglese.
Art. 6: Selezione
La Commissione, anteriormente alla ricezione della documentazione e delle domande inviate dai candidati, si riunisce in via preliminare per definire la ripartizione del punteggio totale, espresso in 100/100, che sarà attribuito sulla base dei seguenti criteri:
– Progetto di ricerca;
– Dottorato di ricerca;
– Voto di laurea;
– Pubblicazioni e altri prodotti della ricerca;
– Altri titoli collegati all’attività svolta quali titolari di contratti, borse di studio e incarichi in Enti di ricerca nazionali o internazionali. Devono essere debitamente attestate la decorrenza e la durata dell’attività stessa;
– Colloquio.
I risultati della valutazione dei titoli saranno resi noti agli interessati mediante pubblicazione sul sito Web di FMP, prima dell’effettuazione dell’eventuale colloquio.
Art. 7: Colloquio
La prova consiste in un colloquio che verterà sul progetto di ricerca presentato.
I candidati ammessi al colloquio verranno convocati per effettuare lo stesso in data 17 Luglio 2020 mediante avviso inviato ai concorrenti all’indirizzo di posta elettronica da essi inserito nella domanda di partecipazione, salvo rinuncia scritta di tutti gli interessati.
FMP non risponde del cambio di indirizzo di posta elettronica o della sua errata indicazione nella domanda di partecipazione.
Il colloquio sarà svolto per via telematica attraverso piattaforma dedicata. Il link per accesso al colloquio verrà inviato tramite mail.
Per sostenere il colloquio i candidati dovranno essere muniti di un documento di riconoscimento valido.
Nel corso del colloquio la Commissione esaminatrice verificherà la capacità del candidato di trattare gli argomenti oggetto del progetto di ricerca proposto.
Le modalità di colloquio verranno comunicate ai candidati tramite mail. Al termine di ogni seduta la Commissione giudicatrice rende pubblici i risultati ottenuti dai singoli candidati.
Art. 8: Commissione esaminatrice
La Commissione è composta da due membri: il professor Paolo Marchetti e il professor Gianfranco Politano.
Il giudizio della Commissione è insindacabile nel merito.
Art. 9: Formazione della graduatoria di merito
La Commissione, nella prima riunione, stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei titoli e dell’eventuale colloquio, formalizzandoli nei relativi verbali, al fine di assegnare i relativi punteggi.
La Commissione, sulla base dei punteggi attribuiti, forma la graduatoria di merito in ordine decrescente sommando il punteggio dei titoli, delle pubblicazioni e quello dell’eventuale colloquio.
Gli esiti della selezione cui verrà data pubblicazione sul sito web di FMP, dandone avviso ai concorrenti e dando luogo alla presa di servizio che dovrà avvenire nel termine di 30 (trenta) giorni decorrente dalla comunicazione tramite posta elettronica, iniziando dal primo in graduatoria e quindi procedendo nell’ordine di graduatoria ove vi sia rinuncia scritta.
Decadono dal diritto coloro che, entro il termine fissato dal bando, non dichiarino di accettarlo o non si presentino entro i termini stabiliti.
Possono essere giustificati soltanto i differimenti dalla data di inizio dovuti a motivi di salute debitamente certificati, astensione obbligatoria per maternità e casi di forza maggiore debitamente comprovati.
Art. 10 Diritti e doveri:
I collaboratori selezionati debbono svolgere la loro attività di ricerca nell’ambito del programma assegnato da FMP per il bando in oggetto; hanno diritto di avvalersi, ai fini dello svolgimento delle loro attività di ricerca, delle attrezzature a disposizione di FMP.
Art. 11: Decadenza e risoluzione del rapporto
Nei confronti del titolare di assegno, che dopo aver iniziato l’attività di ricerca in programma non la prosegua regolarmente ed ininterrottamente per l’intero periodo, senza giustificato motivo, o che si renda responsabile di gravi e ripetute mancanze o inadempienze, è avviata la procedura per dichiarare la risoluzione del contratto, su proposta motivata di FMP.
Le cause di risoluzione del rapporto sono le seguenti:
• ingiustificato mancato inizio dell’attività o ritardo nell’effettivo inizio dell’attività;
• ingiustificata sospensione dell’attività per un periodo che rechi pregiudizio al programma di
ricerca;
Art. 12: Pubblicità della procedura selettiva e Norme finali
Il bando relativo alla presente procedura selettiva verrà pubblicato attraverso il sito web http://fondazionefmp.it. Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, FMP è titolare del trattamento dei dati personali forniti dai candidati con la domanda di partecipazione e il trattamento stesso sarà effettuato per le finalità di gestione della procedura selettiva e dell’eventuale procedimento di assunzione in servizio nel rispetto del citato D. Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
In qualsiasi momento gli interessati potranno esercitare i diritti di cui al suddetto D. Lgs. 196/2003.
Per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia.
Art. 13: Responsabile del procedimento
Responsabile del procedimento oggetto del bando è il professor Paolo Marchetti.
Email : paolo.marchetti@uniroma1.it;
Fondazione per la Medicina di Precisione (FMP): coordinamento.fmp@gmil.com;
Per mero errore materiale, nel bando per profilo Medico è stata omessa la dizione “collaborazione coordinata e continuativa” in funzione dell’attività realmente svolta dal collaboratore.